Brescia 1975. Non è passato molto tempo. C’è nella vostra memoria qualche evento significativo riferito alla nostra città che riguardi quell’anno? Dalla vostra espressione non direi.
Le dieci giornate, se non sbaglio, sono storia di parecchi anni prima; gli anni di piombo e la bomza in Piazza Loggia sono eventi di anni successivi; il fenomento della new economy e il Brescia in serie A sono fatti recenti.
Qualcuno si è preso la briga di scrivere e qualcun’altro di mettere in scena vicende che ci raccontano la vita di quegli anni nel centro storico e più precisamente in Vicolo Settentrionale, zona Piazza Tebaldo Brusato.
Il testo l’ha scritto Costanzo Gatta, giornalista, scrittore, ricercatore e collezionista di “cose” bresciane e soprattutto uomo di teatro. Per la prima volta scrive un testo da par suo e lo affida ad una compagnia che non sia la propria per la messa in scena.
Per l’appunto un manipolo di attori vi condurrà, con il pretesto di una vicenda d’amore sbocciata in una trattoria, a rivivere quei piccoli grandi momenti, a riconoscere quei personaggi straordinari nella loro normalità che contraddistinguono e caratterizzano una città di provincia e che ci vedono ogni giorno testimoni inconsapevoli della sua storia.
Scritto, diretto e interpretato da: Maria Antonietta Belotti
Testo e regia L. Bertoli