Chi affronta la vita, e soprattutto quella particolare dimensione della vita che è l’amore, in modo non superficiale, ne avverte sempre la dimensione drammatica, cioè di incontro e di scontro tra carne e spirito, tra vita e morte, tra finitezza e desiderio di immortalità. Questo perchè ogni esperienza d’amore chiede di poter durare per l’eternità, pur scontrandosi con la debolezza umana, che ne avverte drammaticamente il limite.

Forse è proprio la dimensione drammatica che rende la vicenda dei due amanti di Verona così vicina a noi: pensiamo pertanto che sia significativo metterla in scena in un luogo, come un vecchio cortile, dove la vita fluisce realmente e quotidianamente, con le sue gioie e i suoi dolori.

Scritto, diretto e interpretato da: Maria Antonietta Belotti

Riduzione e regia di Massimo Alberti.
Rappresentato in cortili e borghi.